Vincenzo Andraous - anno scolastico 2005-2006
Vincenzo Andraous - 26-08-2006
La televisione non è il nostro genitore, neppure il nostro educatore, ancor meno il nostro compagno di viaggio.
Per cui affermare che: "la vita mi è passata davanti, e non me ne sono accorto", perché la televisione mi ha condizionato, o peggio ...
Vincenzo Andraous - 28-07-2006
Ci sono guerre dimenticate, alcune sottilmente retrocesse, altre spettacolarmente pubblicizzate.
Guerre appena fuori l'uscio, ma lontane dalle nostre tavole ben imbandite di sapori e di colori vivaci.
Eppure c'è un'altra guerra con la residenza a ...
Vincenzo Andraous - 13-06-2006
Stavo leggendo alcune dichiarazioni rilasciate a un quotidiano da Monsignor James Schianchi, affermazioni, a mio avviso, a cui obiettare, dissentire, ma senza per questo sottrarsi dall'effetto di una ulteriore sentenza.
L'insegnante di teologia ...
Vincenzo Andraous - 06-05-2006
Non c'è niente da fare, siamo italiani in ogni occasione che si presenta, anche in quella meno evidente, ma una volta individuata, non perdiamo tempo a imbracciare il lanciafiamme per bruciarci il deretano, anche quello più nobile, benché travestito ...
Vincenzo Andraous - 28-04-2006
Ancora minori protagonisti di accadimenti delinquenziali.
Giovani, tutti dentro il recinto chiuso delle emozioni, arena eretta a olimpo ove schierare limiti e frustrazioni, mancanze e assenze irrappresentabili.
Giovanissimi con lo zainetto a spalla e le cerniere calate in basso, pronti a riempire il fondo di avventure disperanti, di sfide impari all'impazienza.
Studenti di oggi e professionisti di domani, ognuno con il proprio libro aperto sul letto, dimenticato alla pagina relegata a misera giustificazione di stanchezza.
Famiglia, scuola, oratorio, agenzie educative sconfitte dai messaggi mediatici, dalle estetiche dirompenti, dalle tasche vuote da riempire di denaro e piacevoli rese.
Diluizione energetica è termine scientifico, per addetti ai lavori, insomma, per pochi intimi, eppure dovrebbe diventare dinamica di tutti i giorni, pratica quotidiana, affinché il più difficile dei ragazzi, entri in possesso della chiave di accesso, all'agire con il proprio cuore e l'altrui misura.
Aiutare a portare fuori le parole, aiutare chi trasgredisce o infrange la norma condivisa, a dialogare con il proprio fuoco-compagno di viaggio, stavolta pancia a terra.
Aiutare il minore significa rimanere in ascolto, silenzio non verbale, per poi farne traccia di un percorso di risalita, di risposte comprensibili e sensibili, quindi non solo accudenti, ma promotrici di un'attenzione forte a responsabilizzare il nostro ruolo di genitori e conduttori.
Vincenzo Andraous - 08-04-2006
Tommy se n'è andato, anzi lo hanno fatto partire per un lungo viaggio, senza consentirgli uno sguardo stupito, senza alcun rispetto per ogni innocenza.
E' stato scagliato lontano, come una freccia privata di un ritorno, di un futuro doveroso.
Ci sono spazi e tempi e modi per definire un delitto del genere, un'infamia senza eguali, persino per il più incallito dei delinquenti, è inconcepibile togliere la vita a un bambino.
Non c'è uomo in possesso di un rimasuglio di dignità che possa anche lontanamente accettare questa tragedia.
Sull'onda rabbiosa che monta, dove l'ira penetra sottopelle e scarnifica la ragione, è con la pena di morte, con l'ergastolo a tutto tondo, che si tenta di lenire un dolore lancinante, una perdita irreparabile, un accadimento che non consente tregua al cuore.
Netto è il rifiuto e aberrante la vicinanza, non c'è il minimo dubbio al colpo a ritornare, quando si pensa a qualcuno che tocca malamente un bambino, che offende la sua innocenza, che gli fa del male fino a spegnerne il sorriso. è la vendetta che cammina veloce sulla spina dorsale, spinge in basso, come a volerci obbligare a colpire senza pietà.

Vincenzo Andraous - 24-03-2006
E' quasi ora di tornare a votare, sta arrivando il momento per usare lo strumento di riordino più democratico.
A destra o a sinistra, Berlusconi o Prodi, l'operazione appare assai meno difficoltosa di quanto pensiamo, in questo momento il Premier è ...
Vincenzo Andraous - 09-03-2006

Rileggendo il libro di uno dei miei autori preferiti, tra le sue parole tutte a dritta, ho avvistato una poesia a me dedicata.
Ho ripercorso quel sentiero con gli occhi del poeta, ne ho urtato le insidie, ne ho carpito i segreti, snervati dalla ...
Vincenzo Andraous - 17-02-2006
E' uno di quei giorni in cui la storia personale di ognuno pesa inequivocabilmente sulle responsabilità individuali di ciascuno.
Uno di quei giorni in cui il dolore è così feroce da annebbiare le menti più preparate ai tanti accidenti: in cui ...
Vincenzo Andraous - 04-02-2006
Alle nove di un qualunque mattino di una scuola superiore, uno studente del 1° anno è stato trasportato d'urgenza al pronto soccorso: diagnosi, coma etilico.
Il Preside dell'Istituto mi ha invitato a dare un contributo con la mia testimonianza. ...
Vincenzo Andraous - 31-12-2005
Forse quest'anno la Natività ci consegna la speranza di un universo che da infinito diventa la strada più vicina dove accogliere l'altro.
Il Santo Padre ci ha benedetto tutti, indistintamente, turisti per caso e navigatori del mondo, come quello ...
Vincenzo Andraous - 16-12-2005
Il governatore della California ha negato la grazia a quel detenuto che fu candidato al premio nobel.
Ora è stato giustiziato.
In Italia a Adriano Sofri è stata negata la grazia.
Ora versa in fin di vita in un ospedale.
Entrambi a distanza di ...
Vincenzo Andraous - 02-12-2005
La strumentalizzazione che il caso Sofri alimenta, consente ancora di obiettare che sono stati impedimenti di ordine tecnico e giuridico a relegare a mezz'aria quella domanda di grazia?
Se è vero come è vero che gli uomini cambiano, colpevoli e innocenti, allora può un uomo redimersi? Potrà il crimine essere cancellato attraverso la pena espiata? E qual'è la pena che può rendere giustizia agli innocenti umiliati?
Sono domande che non consentono risposte certe, ma venti, trent'anni di carcere demoliscono certezze e ideologie, rendono l'uomo invisibile a tal punto da risultare difficile dialogare con un'identità scomposta, che occorre ritrovare e ricostruire, insieme agli altri.
Parlare adesso del caso Sofri è sin troppo facile, ma comunque giusto, non solo per l'uomo che tutt'ora si dichiara innocente, ma anche e soprattutto per la ricerca di una Giustizia giusta, una Giustizia equa, una Giustizia che è anche perdono, come ebbe a sottolineare il Papa, e che comprenda un granello di pietà, perché la pietà non è un atto di debolezza.
Vincenzo Andraous - 18-11-2005
La Casa del Giovane di Pavia è una comunità terapeutica e di servizio, nelle sue strutture vi sono affidati tanti ragazzi, perché tolti a contesti familiari disastrati a tal punto da annientare uno spicchio di futuro tutto dentro un presente ...
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